Aprire una finestra su un mondo meraviglioso, sconosciuto alla maggior parte delle persone. Il viaggio visto non solo come guida ad una conoscenza di se stessi e degli altri, ma anche come possibilità, per chi ha coraggio di sognare, di vivere una vita alternativa e diversa da quella che sta vivendo.In questo libro Zanzibar è la metafora di second life, intesa non come una vita virtuale, ma come un’avventura realmente vissuta tra due mondi distanti tra loro migliaia di chilometri.
È la storia di un medico oculista che ha voluto vedere oltre, per ampliare i suoi orizzonti e vivere un’emozionante vita parallela. Oggi ci si può materializzare dopo una notte trascorsa in aereo, come per incanto, in qualsiasi parte del mondo e vivere un’altra storia. Sulla spiaggia di Kiwengwa, un tempo deserta, a cui si accedeva attraverso un sentiero nel bush, hanno vissuto i primi mesi in una tendina in riva ad un mare stupendo, senza acqua, elettricità e servizi di alcun genere, ma con l’entusiasmo di chi ha scoperto il paradiso terrestre e sogna senza aver paura di sognare. Il libro, di cui il Circolo culturale Synèrghein sta organizzando una presentazione per autunno 2012, racconta il percorso dell’autore, da quando era studente, attraverso le esperienze dei molti viaggi per il mondo che gli hanno insegnato come si poteva raggiungere la meta e spiega anche quali sono state le motivazioni che hanno spinto l’autore a tentare di vivere una vita alternativa a quella first life che talvolta ci condiziona al punto di farci sentire prigionieri.
L’amore per la natura ed il gusto per l’avventura sono il filo conduttore del libro.
È la storia di un medico oculista che ha voluto vedere oltre, per ampliare i suoi orizzonti e vivere un’emozionante vita parallela. Oggi ci si può materializzare dopo una notte trascorsa in aereo, come per incanto, in qualsiasi parte del mondo e vivere un’altra storia. Sulla spiaggia di Kiwengwa, un tempo deserta, a cui si accedeva attraverso un sentiero nel bush, hanno vissuto i primi mesi in una tendina in riva ad un mare stupendo, senza acqua, elettricità e servizi di alcun genere, ma con l’entusiasmo di chi ha scoperto il paradiso terrestre e sogna senza aver paura di sognare. Il libro, di cui il Circolo culturale Synèrghein sta organizzando una presentazione per autunno 2012, racconta il percorso dell’autore, da quando era studente, attraverso le esperienze dei molti viaggi per il mondo che gli hanno insegnato come si poteva raggiungere la meta e spiega anche quali sono state le motivazioni che hanno spinto l’autore a tentare di vivere una vita alternativa a quella first life che talvolta ci condiziona al punto di farci sentire prigionieri.
L’amore per la natura ed il gusto per l’avventura sono il filo conduttore del libro.
